Cadogan 2025

L’idea del progetto pensato con Cadogan Gallery all’interno del nuovo spazio espositivo di Milano, parte dall’intento di creare un doppio-monolite, due pietre apparentemente in bilico una sull’altra. L’intenzione è quella di immortalare un istante, portare a cogliere l’attimo e l’assenza del tempo, il momento effimero in cui le due pietre sembrano cadere. Il tempo si dilata e lo spazio si comprime.
E contemporaneamente si anima, brama. La staticità della pietra diventa dinamica, E il precario crea un movimento, prende inerzia e diventa viva.
Sono sinonimo e contrario. Lo “stone balancing” in inglese, in pratica è la capacità di posizionare in equilibrio pietre con varie forme e pesi differenti, ma la teoria è più complessa, ci sono giochi di forze e di spinte che si contrastano, si bilanciano e si correggono tra di loro, con una sola legge: la gravità.
Si comincia con il respirare, cosa che dobbiamo ancora imparare a fare; così diceva Giordano Bruno nel XVI sec.
I monaci in Tibet sapevano fin dal VI sec. avanti cristo cosa volesse dire, si pensa che sia qui il principio di questa forma di meditazione: l’arte di bilanciare le pietre.Il granito dell’Isola d’Elba, è conosciuto da tempi immemori per le sue qualità tecniche e strutturali; tanto che come ci racconta Giorgio Vasari (Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani) sette delle grandi colonne del Pantheon ( alte 12mt e con un diametro di oltre 1.5mt ) sono state scolpite con questa “granodiorite”
.
Alcune colonne di granito Elbano sono state trovate anche durante gli scavi archeologici di una Domus effettuati nei giardini del Quirinale, al Palatino ed al Colosseo. Si pensa che i Romani costruissero degli enormi scivoli in legno, che partendo dalle Cave di Seccheto arrivassero sulla spiaggia di Fetovaia, tanto che molti manufatti si ritrovano ancora dispersi nella macchia del Monte Capanne.
Usato poi dai Pisani per adornare il loro Duomo e dalla famiglia Medici per l’altare di San Lorenzo e per il Giardino di Boboli.